Possedete una Fiat 500 Giannini? Allora questo evento è SOLO per voi!

La Giannini automobili è orgogliosa di festeggiare i suoi 100 anni di attività presso il circuito di Vallelunga.
Per l’occasione sarà allestita un’area espositiva con modelli storici Giannini ed i prototipi rappresentativi dell’ingegno dell’azienda.
Una parata di appassionati sul circuito, il conferimento di un trofeo per 3 diverse categorie e modelli, giri in pista, saranno cornice di un Centenario che rappresenta lo sguardo verso il futuro di uno storico brand dell’auto Italiana.


Giannini: La storia

La Giannini di Roma presenta caratteri assolutamente unici nello scenario automobilistico italiano: una storia di passione, creatività ed esperienza, da cui si è sviluppata una tradizione sportiva e industriale lunga quasi un secolo.

L’Azienda affonda le proprie  radici già  nel 1917,  e nel 1920 i fratelli Attilio e Domenico Giannini – originari di Amandola (AP) – aprono in Vicolo della Fontana una piccola officina di riparazioni meccaniche. L’attività si guadagna in pochi anni una solida reputazione, tanto da essere scelta dall’Itala per il servizio assistenza nella Capitale.

Appassionati di corse, i due fratelli si dedicano presto alle preparazioni sportive e da corsa, mettendosi in luce con l’elaborazione della Itala Tipo 61 del marchese Pellegrini, vettura che si comporta egregiamente in diverse competizioni tra cui la Mille Miglia del 1927. Seguono le preparazioni della Salmson 1100 di Checco Matrullo, della MG Midget di Lello Cecchini (macchina vincitrice del campionato di categoria del 1934) e dell’idrocorsa di Remo Venturi.

La presentazione nel 1936 della FIAT 500 Topolino offre ai Giannini l’occasione di sviluppare elaborazioni a più ampia scala, con interventi che portano il motore Topolino a raddoppiare la potenza originaria. Negli anni precedenti la guerra vengono allestite numerose 500 da corsa, adottando cubature maggiorate e teste speciali come nella Topolino aerodinamica realizzata nel 1938 per l’asso dell’aria Renato Donati. Nello stesso anno viene approntata per Cecchini una profilata monoposto da record capace di aggiudicarsi 12 primati mondiali di classe 500 (il chilometro lanciato alla media di 151,27 km/h).

Nel frattempo i Giannini sperimentano un motore a tre supporti di banco, con alloggiamento della terza bronzina saldato, albero in acciaio e bielle in ergal, capace di erogare 40 CV a 6.000 giri/min. Consulente del progetto è l’ingegnere Carlo Gianini, eclettico autore dei motori aeronautici CNA e ― con il collega Pietro Remor ― della moto OPRA 500, e poi ancora delle leggendarie moto da gran premio Rondine 500 e Moto Guzzi 500. Per i fratelli romani disegnerà in seguito i famosi motori da corsa G1 750 monoalbero e G2 750 bialbero, oltre al 700 4C boxer e al 1000 MT monoalbero.

Alla fine degli Anni Trenta, i Giannini acquistano una vasta area in Via Cave di Pietralata (una traversa di Via Tiburtina nei pressi dello scalo ferroviario), dove realizzano una nuova officina per la riparazione anche di veicoli pesanti e militari. La fine della guerra consente anche di riprendere l’attività sportiva, con la conquista da parte di Sesto Leonardi del Campionato Italiano Sport 750 del 1947 con una biposto a motore.

La fase della ricostruzione vede Attilio e Domenico impegnati su più fronti. Prima iniziativa è il motore diesel 3A su progetto dall’ingegnere Giuseppe Sola, unità con frazionamento a tre cilindri, iniezione diretta, contralbero di equilibratura e camera di scoppio brevettata. Destinato soprattutto alla riconversione dei residuati bellici, il 3A ha vita breve per il contemporaneo lancio dell’unità Perkins. Viene anche sviluppata una trasformazione a gasolio per la FIAT 1400, iniziativa bloccata questa volta dalla presentazione della 1400 Diesel.

Alla ripresa economica corrisponde un rifiorire delle corse, determinando le condizioni per la nascita del motore G1 750, che diventa presto un riferimento assoluto per tanti costruttori e piloti come Baravelli, Cecchini, Dagrada, De Sanctis, Leonardi, Patriarca, Raffaelli, Taraschi, Tinazzo, Zannini. E’ un monoalbero aste e bilanceri con terzo supporto di fusione, erogante circa 45 CV (51-52 CV a fine evoluzione). Proprio il G1 750 è alla base di un riuscito sodalizio tecnico e commerciale tra i Giannini e Berardo Taraschi, costruttore teramano noto per le sue brillanti Urania-BMW 750. L’intesa dà vita alla Giaur (acronimo di Giannini e Urania), marchio sotto il quale Taraschi realizza una vittoriosa serie di vetture Sport, Corsa e da record con motorizzazioni Giannini.

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Giannini: il centenario

Il 29 ottobre la Giannini automobili festeggerà i suoi 100 anni d’attività. Per l’occasione si è riservato il palazzetto congressi di Vallelunga.

Una parata di appassionati sul circuito, a cui ogni possessore Giannini potrà iscriversi ,previa approvazione con relativo modulo sul sito, (link), il conferimento di un trofeo per 3 diverse categorie e modelli, giri in pista. le info ed il form per l’iscrizione sono nel link in allegato.


 








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