Furti di auto d’epoca: la Fiat 500 è la più rubata!
Oggi voglio parlarvi dei furti di auto d’epoca. Si tratta di un mercato illegale molto redditizio, che sottrae ai legittimi proprietari dei veri e propri pezzi di storia. E la Fiat 500 è in testa alla classifica!
Secondo il rapporto 2020 dell’Osservatorio Autovittime, in Italia sono stati rubati 8.539 veicoli storici nel 2019, con un aumento del 2,3% rispetto al 2018. Il valore medio di ogni auto rubata è di circa 15.000 euro, per un totale stimato di oltre 128 milioni di euro.
Le regioni più colpite sono la Campania, con 2.144 furti, il Lazio, con 1.671 furti, e la Lombardia, con 1.131 furti. Al contrario, le regioni meno colpite sono il Molise, con 16 furti, la Valle d’Aosta, con 18 furti, e il Trentino-Alto Adige, con 34 furti.
Le auto d’epoca più rubate sono quelle che hanno un alto valore storico e collezionistico, ma anche quelle che possono essere facilmente smontate e rivendute come ricambi. Tra le marche più rubate ci sono la Fiat, con 2.518 furti, l’Alfa Romeo, con 1.387 furti, e la Volkswagen, con 1.036 furti. Tra i modelli più rubati ci sono la Fiat 500, con 1.072 furti, l’Alfa Romeo Giulia, con 386 furti, e la Volkswagen Maggiolino, con 372 furti.
Come possiamo proteggerrci dai furti di auto d’epoca? Come possiamo proteggere i nostri Cinquini dai malintenzionati?
Chi possiede una vettura d’epoca sa bene quanto sia preziosa e quanto sia importante preservarla da eventuali furti o danneggiamenti. Ecco alcuni consigli utili per rendere la vostra Fiat 500 d’epoca più sicura e meno appetibile ai malintenzionati.
Il primo consiglio è di dotarsi di un buon sistema di antifurto meccanico, come una barra sterzo o un blocca pedali. Questi dispositivi sono facili da installare e da usare, e costituiscono un ostacolo visibile che può scoraggiare i ladri meno esperti o frettolosi. Inoltre, hanno il vantaggio di essere economici e di non richiedere una manutenzione particolare.
Il secondo consiglio è di installare un sistema di antifurto elettronico, come un allarme sonoro o una sirena. Questi sistemi sono in grado di rilevare eventuali tentativi di effrazione o di movimento dell’auto, e di emettere un segnale acustico che può attirare l’attenzione dei passanti o delle forze dell’ordine. Inoltre, possono essere collegati a una centralina che invia una notifica al proprietario dell’auto in caso di furto.
Il terzo consiglio per contrastare i furti di auto storiche è di dotarsi di un sistema di localizzazione satellitare, come un GPS o un tracker. Questi sistemi permettono di monitorare la posizione dell’auto in tempo reale, e di rintracciarla in caso di furto e spesso sono in grado di interrompere l’alimentazione del motore, fermando l’auto o impedendone l’avvio. Inoltre, possono essere abbinati a dei servizi di assistenza o recupero che possono intervenire in caso di emergenza. Questi sistemi sono molto efficaci, ma richiedono una spesa maggiore e una sottoscrizione di un abbonamento.
Il quarto consiglio è di stipulare una buona polizza assicurativa, che copra il valore dell’auto storica e i danni eventualmente subiti. Tuttavia occorre fare una perizia della propria auto, per stabilirne l’effettivo valore. Di questa cosa ne parleremo a breve in un altro articolo.
Avere una assicurazione è fondamentale, perché in caso di furto o incidente potrete essere risarciti e non perdere il vostro investimento. Inoltre, potrete godervi la vostra auto con più tranquillità e serenità.
Come avete visto, esistono diverse soluzioni per proteggersi dai furti di auto storiche. Ovviamente, nessun sistema è infallibile al 100%, ma combinando più misure preventive potrete ridurre il rischio di furto e aumentare le possibilità di recupero.
Spero che questi consigli vi siano stati utili. Se avete domande o esperienze da condividere, lasciate un commento qui sotto. Alla prossima!
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