La Fiat 500 di mcorrado

La “mia” 500 modello F, color sabbia , del ’67 come per molti cinquecentisti è uno scrigno di di ricordi della mia vita.
Ne riporto qualcuno certo che a diversi di voi
Avevo 4 anni quando mio zio Santo, la acquistò.
Non potevo immaginare che quella sarebbe stata la mia scatola dei ricordi dei successivi 50 anni di vita !
I miei primi ricordi, (avevo 4 o 5 anni) sono legati a frequenti viaggi da Vaste (LE) a Frigole contrada di campagna nei pressi di Lecce dove si riuniva ogni fine settimana tutta la famiglia.
Sono ricordi intrisi di felicità, dolcezza e poesia;

Quel tragitto di circa 50 km che oggi percorro in 20 minuti e senza attraversare paesi allora era (o così lo ricordo) un viaggio avventuroso a bordo della “mia” 500;
Richiedeva oltre un’ora e un quarto e l’attraversamento di numerosi paesini;
Quei viaggi erano una festa: mi accomodavo sul sedile posteriore della 500 entusiasta e cercavo con l’aiuto di mio zio di “imparare” la strada provando ad anticipare la sequenza dei paesi che avremmo attraversato: “….allora …. Vaste, Poggiardo, Sanarica , Muro Leccese, Maglie ,…. “ fin qui ci arrivavo sempre , “….. Zollino…” “ .. ah si! Zollino, Galugnano…mmm …la salita delle mengule…. Cavallino poi Lecce e finalmente Frigole!!”
Il ritorno avveniva sempre nel tardo pomeriggio, all’imbrunire;
La stanchezza non di rado prendeva il sopravvento e con la nenia del motore della 5oo mi appisolavo su sedile posteriore coperto da un plaid;

Nel ’77 lo zio decise di acquistare la 127, ma tenne la 500 come auto di tutti i giorni ; la 127, equipaggiata da autoradio e stereo 8, rendeva ai miei occhi di adolescente la 500 un “ferrovecchio” (ah quanto l’ età modifica i punti di vista).
Gli anni successivi furono anni di attenzione per le auto “moderne” in attesa dei 18 anni e della patente! Figurarsi se la 500 poteva costituire qualche attrattiva! fu in quegli anni giusto la macchina dello zio e occasionale backup per le necessità ma sempre fedele compagna al momento del bisogno.
Tuttavia anche quegli anni la “mia” non mancò di farsi apprezzare come auto per la campagna o per la caccia (ricordo certi carichi su portapacchi o certi guadi di strade di campagna degni dei migliori fuori strada);

Rischiai un vero tradimento negli anni 90, con un’altra temibile compagna, la R4 che acquistai usata per tenerla un’anno (l’anno del militare) ma me ne innamorai e non fui capace di liberarmene per oltre 10 anni.

La vita ci condusse lontano, abbandonai i luoghi dell’infanzia e vennero gli anni delle altre.. delle tante auto d’azienda, di lavoro, da noleggio ecc.
Però ogni volta che ritornavo nei luoghi natii , il piacere di rimettermi alla guida della “mia” 500 cresceva.
Fino a quando, nel 2003, mio zio ci lasciò e la “sua” 500 divenne per me il più forte legame alla sua memoria per i 1000 ricordi che mi evocava.
Con cura la recuperai a un utilizzo normale; Dopo qualche anno di utilizzo saltuario le cose della vita mi portarono a trascurarla e lasciarla abbandonarla nel suo garage per quasi 10 anni. Ma come il primo amore non si scorda mai così il pensiero di recuperarla mai mi abbandonò .

Così alle soglie dei suoi 50 anni ne ripresi le sorti.. portandola a nuova vita e dal giorno di Natale del 2018 l’anziana signora è ritornata ardita e scoppiettante a ripercorrere strade e viottoli che aveva veduto 50 anni prima .

Bentornata vecchia signora.